La corretta postura del piede
La corretta postura del piede non è altro che la posizione più idonea del nostro corpo nello spazio per permettere le funzioni antigravitarie con il minor dispendio energetico sia in deambulazione che in stazionamento, con essa concorrono diversi fattori, neurofisiologici, biomeccanici, emotivi, psicologici e relazionali.
Il piede rappresenta il punto fisso al suolo su cui grava l’intero peso del corpo.
Il piede è sia un effettore sia un ricettore, per cui riceve ed esegue dei comandi, tramite i muscoli, e nel contempo, interagisce col resto del corpo fornendo costanti informazioni provenienti dagli esterocettori cutanei presenti sulla sua pianta e dai propriocettori dei suoi muscoli, fascia, tendini e articolazioni.
Gli esterocettori cutanei del piede hanno alta sensibilità e rappresentano l’interfaccia costante tra l’ambiente e il sistema dell’equilibrio.
Possono contribuire a problemi di postura l’uso di scarpe con tacco alto che non fanno arrivare le informazioni dal terreno alla pianta del piede, oppure la conformazione piana del terreno stesso.
La postura di un individuo è frutto del vissuto della persona stessa nell’ambiente in cui vive, determinato anche da stress, traumi fisici ed emotivi, posture professionali scorrette ripetute e mantenute nel tempo, respirazione scorretta, squilibrii biochimici derivati da una scorretta alimentazione.
La postura del piede viene misurata con le pedane baropodometriche, stabilometriche, i sistemi di rilevamento fotografico e gli scanner di vario tipo.
Il metodo biomeccanico antropometrico ergonomico consente di misurare il comportamento del baricentro corporeo sia in stazionamento che in deambulazione e fornisce indici di miglioramento ergonomico.
Quali sono i rischi di una postura scorretta?
Una postura scorretta comporta rischi e conseguenze per la salute a vario livello, da contratture, fino a problematiche circolatorie.
E’ molto importante mantenere una postura corretta, questo per consentire un buon equilibrio sia quando siamo in piedi, sia mentre svolgiamo qualsiasi movimento nella nostra vita quotidiana, evitando che muscoli e articolazioni lavorino in modo sproporzionato rispetto alle loro capacità.
Ciò si traduce in un rallentamento dell’usura delle parti sollecitate, riduzione dei processi infiammatori e quindi del dolore, oltre al rallentamento dei fenomeni artrosici-degenerativi.
Tensioni dovute allo stress e lavori di fatica, alterano il meccanismo di equilibrio del corpo e possono provocare sollecitazioni e tensioni non naturali a muscoli e colonna vertebrale.